Viaggio nella misteriosa terra d’Armenia, dove il Cristianesimo è rimasto nelle sue forme originali nonostante le invasioni e le conquiste turche musulmane e russo-sovietiche. E’ terra di confine, di contraddizioni ma anche di tradizioni forti e resistenti, terra di guerra e di montagna di brava e povera gente, di grandi migrazioni, di spostamenti di frontiere, ma dalla grande cultura ancora intatta, nel cuore del Caucaso. Noi andremo a cercare di scoprirne le sue più recondite realtà, pieni di stupore e di curiosità, senza preconcetti.

Incontro in aeroporto e Partenza di buon’ora con aereo della durata di 4 ore circa fino in Armenia. Arrivo all’aeroporto di Yerevan , la capitale. Cominceremo la conoscenza del Paese con l’ausilio sempre di un pullman GT e una guida locale parlante italiano con la visita di Echmiadzin , il Vaticano d’Armenia, visto che qui ha sede il patriarcato della chiesa locale, con la sua Cattedrale e la basilica di Santa Hripsime, alla ricerca della chiesa delle origini. Visiteremo poi il centro della capitale che mantiene ricordi del suo recente passato, tra i quali la Moschea Blu di epoca ottomana e la Piazza Repubblica dal carattere sovietico, e vedremo il panorama dall’alto della collina di Cascade Complex.

Nei giorni seguenti non potremo mancare di andare a visitare i numerosi monasteri che popolano ancora oggi le montagne rocciose di colore grigio e rosso, tra i quali Khor Virap e Noravank, ancora oggi gelosi conservatori delle tradizioni cristiane di questo remoto paese.

Il sito megalitico preistorico di Qaraunji, risalente ad antiche civiltà mediorientali.

Altri monasteri quali quello di Tatev, nel Sud del Paese, quello di Sevan sull’altipiano armeno, quello di Hagpath famoso per il suo scrittorio medievale, e quello rupestre di Geghard, famoso per la lancia con cui venne trafitto Gesù Cristo dal soldato Longino.

Ed inoltre la valle del Vonotar che supereremo con la funivia più lunga del mondo; il Caravanserraglio degli Orbelijan tra vigneti e frutteti, il villaggio di Noratus famoso per il suo cimitero monumentale a blocchi di basalto; il villaggio di Dilijan con le sue povere case tipiche e l’ospitalità dei suoi abitanti che ci inviteranno a pranzo, la chiesa fortificata di Akhtala a picco sul canyon.

E poi vedremo la città di Gyurum, la seconda più grande dell’Armenia, con le sue piazze e le chiese ortodosse locali; il tempio di Garni, un tempio ellenistico romano del I secolo

Ancora a Yerevan visteremo il Mausoleo del genocidio armeno perpetrato dai Turchi Ottomani poco prima di lasciare il paese, un omaggio da noi dovuto a questo popolo tanto martoriato; la distilleria di Cognac Ararat e dulcis in fundo il Mercatino Vernissage dove effettuare gli ultimi acquisti prima di tornare in patria. Al termine della visita raggiungeremo l’aeroporto e cominceremo la nostra marcia d’avvicinamento a Verona per la conclusione.